Un comune a misura di tutte le persone che lo abitano e che lo attraversano, deve essere un comune che prevede tutte le identità e che considera le diversità e unicità di ogni appartenente alla comunità, un valore aggiunto dal quale partire per consentire percorsi e progetti di vita che non discriminino le persone sulla base del genere, dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale.
Nel post, presentiamo quelle che sono le nostre proposte e chiediamo a chi si candida al ruolo di sindaco di Rovigo, di farsene carico e sottoscrivere questo documento, che possiamo anche presentare in maniera ufficiale.
Abbiamo avuto modo di parlare con le persone candidate al consiglio comunale e molte sono d’accordo con le nostre proposte, abbiamo quindi fiducia che questo invito alla sottoscrizione verrà colto, facciamo arrivare a chi di dovere queste istanze.
Vi aggiorneremo su chi risponderà in maniera positiva e negativa tramite i social.
Intanto qui di seguito ecco i nostri punti.(oppure scarica il documento a questo LINK)
La maggior parte dei comuni italiani non sono ad oggi comuni a misura di tutte le persone. Le persone LGBTQIA+ non godono dei medesimi diritti delle persone cisgender ed eterosessuali, non solo perché l’Italia è un paese che sul piano giuridico e legislativo discrimina le persone LGBTQIA+, ma anche perché a livello comunale non sono mai state inserite misure che vadano concretamente a prevedere ed accogliere identità non aderenti a questo modello eteronormato. Cosa può fare in concreto una amministrazione comunale per colmare questo divario?
Ecco alcune proposte:
- Vogliamo che Rovigo sia città dei diritti e delle libertà. È necessario individuare, mettere a confronto e diffondere politiche e servizi di inclusione sociale per le persone lesbiche, gay, bisessuali, trans* e queer valutandone i bisogni e le problematiche. Molti e molte giovani LGBTQIA+ sono perseguitati e maltrattati in famiglia o vengono cacciati di casa, Rovigo si attivi con progetti di accoglienza specifici per le persone LGBTQIA+. Si ponga al nostro fianco, per esempio, nelle iniziative per la giornata contro l’omolesbobitransfobia o di sensibilizzazione. Rovigo deve riconoscere e valorizzare le iniziative a tematica LGBTQIA+ di aggregazione e visibilità in città; (continua nei commenti).
- Prevedere la carriera alias per il personale alle dipendenze del comune. La carriera alias consente al personale in percorsi di affermazione di genere, che non ha ancora adeguato i documenti di identità al proprio genere elettivo, di registrarsi con nome e genere che corrisponda alla propria identità di genere. Alcuni CCNL già lo prevedono. Nel concreto significa avere il nome elettivo su posta elettronica, tesserino/badge, targhe sugli uffici e fascicoli personali. Contestualmente incentivare e promuovere l’uso della carriera alias anche in altri ambiti, come scuole e luoghi di lavoro;
- Prevedere in tutta la documentazione destinata alla cittadinanza un linguaggio estensivo (evitare il maschile sovraesteso) e prevedere in riferimento al sesso/genere anche la dicitura “altro”; Prevedere la trascrizione degli atti di nascita delle famiglie omogenitoriali come avviene in altri Comuni d’Italia consentendo un riconoscimento della bigenitorialità almeno in relazione a tutti i servizi pubblici del territorio comunale;
- Prevedere una formazione specifica in materia di diversity management e gender equality a tutto il personale pubblico che svolge, a vario titolo e su diversi livelli, attività di front office con la cittadinanza o lavora nell’ambito dei servizi alla persona (polizia locale, asili, servizi sociali, RSA e altri servizi);
- Prevedere la formalizzazione, nei contratti con fornitori ed utilizzatori di beni e servizi, a favore o dalla pubblica amministrazione, di clausole antidiscriminatorie che richiedano l’adozione di codici etici, o strumenti analoghi, che stabiliscano il principio del contrasto di ogni forma di discriminazione, anche legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere ed il loro rispetto;
- Proposta di istituzione di un Ufficio per i diritti all’interno di un assessorato che costituisca un riferimento per le tematiche relative alla comunità LGBTQIA+ ed in generale indirizzato alla tutela antidiscriminatoria di tutte le categorie sociali a rischio previste dalla legge [...], con potere di verifica sull’attività degli organi amministrativi e di eventuale intervento. L’Ufficio dovrà anche occuparsi del monitoraggio dell’efficacia delle politiche e degli interventi promossi dall’amministrazione mediante la creazione di un sistema di verifica;
- Proposta di adesione alla rete Ready (la Rete nazionale delle Regioni e degli Enti Locali per prevenire e superare l’omolesbobitransfobia). Tale iniziativa rappresenta un’opportunità per creare uno spazio non ideologico di incontro e interscambio di esperienze e buone prassi finalizzate al riconoscimento e alla promozione dei Diritti Umani delle persone LGBTQIA+;
- Ridare spazio alle campagne di prevenzione nell’ambito “Benessere e Salute”, ferme da troppo tempo. Nel concreto, occorre migliorare i servizi di assistenza e prevenzione relativi alle malattie sessualmente trasmissibili (MST) predisponendo presidi per il test rapido, rivolti principalmente a quelle fasce sociali—per lo più composte di giovani—che difficilmente hanno accesso a questi servizi. Un particolare riguardo va riservato alle persone che vivono una condizione di sieropositività, per le quali è necessario rilanciare campagne di comunicazione specifiche volte alla prevenzione ed al superamento del relativo stigma sociale;
- Impegnarsi nella scelta della toponomastica stradale e nell’istituzione di targhe o simboli ad individuare persone legate alla storia dei diritti civili.
In conclusione, la proposta è un appello all’impegno attivo dalla parte dei diritti e alla lotta contro l’omolesbobitransfobia.
Con la sottoscrizione di questa piattaforma, chiediamo l’impegno a lavorare per rendere Rovigo una città dei diritti e delle libertà, dove ogni individuo, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale o identità di genere, possa vivere senza paura di discriminazione o violenza, di ascoltare e valorizzare le voci della comunità LGBTQIA+ e di implementare politiche che favoriscano l’uguaglianza e il benessere di ogni persona che vive a Rovigo.
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