Martedì 08 Febbraio 2011 14:01
Le donne e gli uomini di Arcigay
sottoscrivono l'appello "Se non ora quando" e aderiscono alla giornata
di mobilitazione delle donne italiane organizzata per domenica 13
febbraio prossimo.
Con l'adesione, Arcigay vuole affermare con forza il valore del rispetto e
dell'autodeterminazione della donna e rivendicare la piena parità dei generi maschile, femminile, transessuale e transgender.
Arcigay vuole altresì denunciare la discriminazione, gli stereotipi macisti, la violenza e l'esclusione che vittimizzano le donne e le transessuali italiane.
dell'autodeterminazione della donna e rivendicare la piena parità dei generi maschile, femminile, transessuale e transgender.
Arcigay vuole altresì denunciare la discriminazione, gli stereotipi macisti, la violenza e l'esclusione che vittimizzano le donne e le transessuali italiane.
Proprio per questo, il 13 febbraio,
diversi comitati dell'Associazione parteciperanno alle iniziative
organizzate su tutto il territorio nazionale.
Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay
Daniela Tomasino, Daiana Leporatti, Maura Chiulli, Rebecca Zini - Rete politiche di genere Arcigay
Se non ora, quando?
In Italia la maggioranza delle
donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una
su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella
professione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e
familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori anziani.
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