Questo,
per noi di Politropia, non è un caso come gli altri: Padova è ad un
passo da qui, da dove operiamo, da dove viviamo. È la città dove abbiamo
passato molte serate. È la città dalla quale abbiamo preso ispirazione
ed è un modello al quale aspiriamo. La notizia di quest'aggressione ci
fa più male delle altre.
Il seguente articolo è tratto da il mattino di Padova, l'autore è Enrico Ferro (http://mattinopadova.gelocal.it/dettaglio/di-notte-a-padova-pestati-davanti-al-bar-perche-gay-e-dai-vestiti-sembravano-comunisti/2082706).
PADOVA. «Oltre
che merde siete anche froci». 'Merde' sta per comunisti, per via
dell’abbigliamento. 'Froci' sta per gay, visto che Enrico e Matteo
stavano passeggiando abbracciati.
Matteo
D., 27 anni e Enrico B., 31 anni, entrambi padovani, quasi stentano a
credere alla situazione in cui si sono trovati nella loro città. E a due
giorni di distanza il pensiero di ciò che è successo fa più male degli
ematomi. Dopo essere stati in pronto soccorso (8 giorni di prognosi a
testa) i due sono corsi a denunciare l’episodio negli uffici della
Digos.
IL
RACCONTO. «Stavamo passeggiando lungo via Matteotti per raggiungere via
Giotto - raccontano - erano circa le 3 di notte. Siamo passati davanti
al locale P.Bar e abbiamo visto che c’erano alcune persone sedute ai
tavolini. Camminavamo abbracciati, quando abbiamo sentito ripetere per
ben tre volte a voce alta la frase: “Oltre che merde siete anche froci”.
A quel punto ci siamo fermati e abbiamo chiesto a quelle persone se ce
l’a vevano con noi». Così è scoppiato il finimondo. «Uno di loro si è
alzato e ci ha raggiunto - ricorda Matteo - dopo averci spiegato che ci
considerava comunisti per il modo in cui eravamo vestiti, mi ha sferrato
un pugno al viso e mi ha rotto la lente degli occhiali da vista». «Ha
colpito anche me - racconta Enrico - infatti ho un dente che “dondola”.
Poi mi ha colpito anche un calcio. A quel punto sono corsi lì vicino
anche i suoi amici e hanno iniziato dirci di andare via, perché se
restavamo lì era peggio per noi. A fatica siamo riusciti a sottrarci da
quella furia, e a raggiungere finalmente via Giotto, dove ci siamo
fermati a telefonare alla polizia. Purtroppo quando è arrivata la
volante, al P.Bar non c’era più nessuno».
LA
DENUNCIA. I due ragazzi giovedì mattina sono corsi in ospedale a farsi
medicare. Gli occhiali da vista mandati in frantumi hanno causato una
ferita all’occhio destro di Matteo. Ieri mattina invece hanno dovuto
raccontare tutto ciò che è accaduto negli uffici della Digos.
«L’aggressore aveva tra i 25 e i 27 anni, capelli corti, italianissimo.
Abbiamo avuto l’impressione che fosse un ragazzo aderente ai gruppi di
destra. In questura ci hanno fatto vedere alcune fotografie. Ora
speriamo che le telecamere della zona abbiamo ripreso la scena e che in
qualche modo si possa risalire alla sua identità».
ATTONITI.
«Siamo gay e giriamo assieme ormai da tempo, ma una cosa del genere non
ci è mai successa. Padova è una città aperta, quel che è successo è
molto strano. È una anomalia. Di certo non ci faremo spaventare e
continueremo a passeggiare abbracciati, ancora più di prima. Non abbiamo
paura»
Di seguito l'intervento del Ministro Crafagna, che ci fa ben SPERARE (http://notizie.virgilio.it/notizie/politica/2010/06_giugno/12/gay_carfagna_massimo_impegno_contro_l_omofobia,24738703.html):
"Massimo
impegno delle forze dell'ordine per scovare il responsabile di questo
intollerabile atto di omofobia, severità da parte della magistratura,
che non può ammettere scusanti: questa è la risposta che le istituzioni
devono dare alla nuova aggressione che vede vittima due giovani
omosessuali". Così il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna,
commenta l'aggressione avvenuta a Padova ai danni di una coppia di
omosessuali.
"Penso,
non da oggi, che la solidarietà di queste ore si debba tradurre, al più
presto, nel sostegno unanime del Parlamento ad una legge che contrasti
gli episodi di violenza causati da forme di discriminazione - aggiunge
Carfagna -. L'omofobia non ha colore, nè è confinata soltanto ad alcune
zone del Paese e può essere sconfitta soltanto con l'impegno di tutti".
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