Articolo 1
E' costituito con sede a Rovigo, in Via Bassa, 52, II Comitato
Provinciale Arcigay che assume la denominazione di "Circolo di Iniziativa
omosessuale Politropia".
In caso del trasferimento della sede, all’interno della stesso comune,
non è necessario modificare il presente statuto.
Articolo 2
Il Comitato è una associazione di promozione sociale senza fini di
lucro, che opera per la costruzione di una società laica e democratica in cui
le libertà individuali e i diritti umani e civili siano
riconosciuti, promossi e garantiti senza
discriminazioni fondate sull'orientamento
sessuale, l’identità di genere e ogni altra condizione personale e sociale e in
cui la personalità di ogni individuo possa realizzarsi in un contesto di pace e
di sereno rapporto con l’ambiente sociale e naturale.
Esso aderisce all'Arcigay e alla Federazione ARCI - Associazione Nazionale
di Cultura Sport e Ricreazione, riconosciuta con il D.M. del 2 agosto 1967 n.
1017022/12000A, di cui condivide le finalità statutarie.
Il Circolo di iniziativa omosessuale "Politropia" gode dl piena
autonomia gestionale, patrimoniale e finanziaria.
Articolo 3
I valori su cui si fonda l’azione del circolo iniziativa omosessuale
Politropia sono:
-
Il rispetto e la promozione dei diritti umani e
civili;
-
La laicità e la democraticità delle istituzioni;
-
L’inclusione sociale di ogni persona e il
rifiuto di ogni discriminazione;
-
Il sereno rapporto fra ogni individuo e
l’ambiente sociale e naturale;
-
La libertà, l'uguaglianza, la solidarietà, la
non violenza, la pace, il rifiuto di ogni totalitarismo;
-
La democrazia interna, la partecipazione delle
socie e dei soci alla vita dell'associazione, la trasparenza dei processi
decisionali.
Articolo 4
Il circolo di iniziativa omosessuale Politropia si impegna in modo
specifico a:
-
Creare le condizioni per l’affermazione della plana
realizzazione e della piena visibilità di ogni persona gay, lesbica, bisessuale
e transgender;
-
Combattere il pregiudizio, le discriminazioni e
la violenza in ogni loro forma, anche attraverso la formazione e l’aggiornamento
di volontari, operatori sociali, educatori ed insegnanti, lavoratori pubblici e
privati;
-
Promuovere la socializzazione delle persona gay,
lesbiche, bisessuali attraverso attività e strutture aggregative e ricreative;
-
Promuovere una maggiore consapevolezza sui temi
dei diritti civili, del superamento del pregiudizio e della lotta alle
discriminazioni nell’opinione pubblica tramite l'intervento sui mass media e
l'attivazione di propri strumenti e occasioni di informazione;
-
Lottare per l’abolizione di ogni forma di discriminazione
normativa relativa all'orientamento sessuale e all’identità ed espressione di
genere e per il pieno riconoscimento legale dell’uguaglianza dei diritti delle
coppie lesbiche e gay;
-
Sostenere le azioni e le rivendicazioni delle
persone bisessuali e transgender e del movimento delle donne;
-
Promuovere l'inserimento sociale e la
valorizzazione delle persone con HIV, favorendone il lavoro e la presenza a
tutti i livelli dell’associazione;
-
Combattere le discriminazioni verso le persona
affette da malattie sessualmente trasmissibili con particolare riferimento all'
HIV e all’AIDS;
-
Promuovere una sessualità libera, consapevole e
informata. Favorire l’educazione sessuale e la conoscenza e la diffusione delle
pratiche di sesso sicuro.
Per raggiungere i suddetti obiettivi il circolo di iniziativa
omosessuale Politropia, intende promuovere le seguenti azioni:
-
Costruire sul territorio centri polivalenti di
cultura gay e lesbica che forniscano servizi di supporto socio-psicologico, esistenziale,
di promozione della salute, linee dl telefono amico, produzione e programmazione
culturale;
-
Essere forza di pressione verso le istituzioni e
le forze politiche affinché siano messe in atto buone pratiche antidiscriminatorie,
supporti all’azione dell’associazione;
-
Costruire un dialogo e realizzare alleanze con
le altre associazioni, i sindacati, le forze sociali e i movimenti al fine di
rafforzare la lotta contra le discriminazioni e i pregiudizi e contribuire ad
un ampliamento della libertà e dell’uguaglianza di tutti gli individui;
-
Partecipare ad iniziative a livello europeo e
internazionale per ampliare i diritti umani e civili con particolare
riferimento a quelli delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender;
-
Organizzare e promuovere attività sportive LGBT.
Ad Arcigay possono aderire le persona fisiche che abbiano compiuto
sedici anni di età, presentando domanda scritta di ammissione al Presidente del
Comitato provinciale. Il numero del soci è illimitato.
Con la richiesta di ammissione si dichiara di conoscere e voler
rispettare il presente statuto e le deliberazioni legittimamente prese dagli
organi sociali.
Il Direttivo conferma l’adesione entro trenta giorni. In caso di
mancata risposta nei termini previsti, vige la regola del silenzio-assenso.
La presentazione della demanda di ammissione dà diritto immediato a
ricevere la tessera sociale.
La tessera è di proprietà di Arcigay.
Il rifiuto di iscrizione di un socio va motivato per iscritto; la
persona non ammessa è tenuta a restituire la tessera sociale, ma può chiedere
per iscritto che la sua domanda venga valutata dal Collegio nazionale dei
Garanti, secondo le regole e nei tempi stabiliti nello Statuto nazionale di
Arcigay.
Le somme versate per la tessera sono rimborsabili esclusivamente nel
caso in cui l’iscrizione non vada a buon fine.
Le socie ed i soci non possono cedere a terzi la tessera di partecipazione
all’associazione e la quota associativa, non è ammessa la categoria dei soci temporanei.
Articolo 6
Il Comitato provinciale è un’associazione democratica sia per ciò che
attiene all’elezione e al funzionamento degli organi direttivi, sia per
l’organizzazione della vita interna ad esso.
Per questo, in ogni istanza, deve essere garantita piena libertà di
espressione sulle questioni poste all'ordine del giorno, favorito il dibattito
ed il confronto delle idee, garantito il rispetto delle opinioni politiche,
delle convinzioni ideologiche e religiose di ciascuna e di ciascuno, rispettata
la manifestazione di dissensi sulle decisioni prese, assicurata la circolazione
di tutte le informazioni.
Le cariche associative sono elettive e gratuite così come sono gratuite
le prestazioni degli aderenti, sono rimborsabili solo le spese inerenti
l'espletamento dell’incarico.
In casi di particolare necessità l’associazione può assumere lavoratori
dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo, anche ricorrendo ai
propri soci.
Articolo 7
Le socie e i soci sono tenuti alla partecipazione alla vita associativa
alla corresponsione di una quota associativa annuale nella misura tempo per
tempo fissata dal Consiglio nazionale Arcigay.
Del Comitato fanno parte le socie ed i soci Arcigay residenti nella
provincia di Rovigo e quelle socie e quei soci che richiedano, al momento
dell’iscrizione, di essere iscritte a questo Comitato provinciale, anche se
diverso da quello competente in base alla residenza. Il Consiglio nazionale
Arcigay, inoltre, può attribuire l'iscrizione a questo Comitato provinciale
alle socie e ai soci residenti in altre province qualora e fino a quando le
stesse resteranno prive di un proprio Comitato provinciale.
I soci tesserati al associazione hanno diritto a:
a)
Partecipare, rispettando le norme previste, a
tutte le attività promosse dall’associazione;
b) Promuovere,
organizzare, proporre attività corrispondenti ai principi e alle finalità
dell’associazione,
c) Eleggere
gli organi direttivi e di garanzia ed essere eletti negli stessi solo al
compimento della maggiore età;
d)
Appellarsi per ogni questione al Collegio
nazionale dei Garanti e alle istanze previste dai regolamenti.
Tutti i soci sono tenuti a osservare lo statuto e ogni altro
regolamento emanato dagli organi direttivi;
Far conoscere ed affermare gli scopi dell’associazione e contribuire a
definire e realizzare i programmi, risolvere eventuali questioni controverse
nell'ambito degli organismi stabiliti dallo statuto.
Articolo 9
Il rapporto associativo cessa per i seguenti motivi:
a)
Recesso;
b) Esclusione;
c)
Morte;
Le socie ed i soci che intendano recedere dall’associazione devono darne
comunicazione scritta al Presidente del Comitato provinciale, Il recesso viene
formalizzato dal Consiglio direttivo nella sua prima riunione utile.
Il consiglio direttivo del Comitato può escludere una socia o un socio
con deliberazione motivata quando ottemperi alle disposizioni del presente
statuto, ai regolamenti interni e alle deliberazioni prese dagli organi
sociali.
Costituisce inoltre motivo di esclusione il provocare danno, morale o
materiale, al Comitato stesso.
L’esclusione è decisa dal Consiglio direttivo a maggioranza assoluta
dei membri, dopo aver ascoltato le giustificazioni dell’interessato.
Una socia o un socio può anche essere escluso dal Consiglio Nazionale
Arcigay a norma dell’articolo 22 dello Statuto Nazionale di Arcigay.
Le socie ed i soci esclusi possono ricorrere contro il provvedimento di
esclusione al Collegio nazionale dei Garanti, secondo quanto stabilito nello
Statuto nazionale Arcigay.
Il collegio dei Garanti decide in via definitiva.
Articolo 10
Sono organi del Comitato:
a)
Il Congresso;
b) Il
Consiglio Direttivo;
c) Il
Presidente;
d) Il
Vice-presidente;
e)
Il Collegio dei Revisori dei Conti.
Articolo 11
Il Congresso Provinciale è il massimo organo deliberativo del Comitato
provinciale. Ad esso spetta:
a)
Discutere e approvare il progetto associativo in
ottemperanza all’articolo 4 del presente statuto;
b) Discutere
ed approvare le proposte di modifica dello statuto del comitato provinciale;
c) Eleggere
il o la Presidente;
d) Eleggere
il Consigli direttivo
e) Eleggere
il collegio dei revisori dei conti;
f)
Approvare le linee generali del programma
triennale di attività.
La convocazione del Congresso provinciale va affissa all’interno dei
locali dell’associazione e in tutte le sedi delle Associazioni affiliate
presenti sul territorio di competenza, almeno 30 giorni prima della data dello
stesso. Il Congresso provinciale è convocato del presidente del Comitato
provinciale;
-
Almeno ogni tre anni e, comunque, tutte le volte
che viene convocato il Congresso nazionale, per eleggere i propri delegati;
-
Quando viene richiesto con ordine del giorno da
1/5 dei soci e delle socie o 1/10 qualora il numero di essi sia superiore a
500;
In prima convocazione, il Congresso provinciale è regolarmente
costituito con la presenza di metà più uno delle socie e dei soci, mentre in
seconda convocazione è regolarmente costituito qualunque sia il numero
degli/delle intervenuti/e.
Il Congresso provinciale delibera validamente a maggioranza assoluta
dei voti dei soci e delle socie presenti su tutte le questioni all’ordine del
giorno.
Le votazioni del Congresso provinciale possono svolgersi a scrutinio
segreto con richiesta di almeno un quinto dei presenti o un decimo qualora il
numero dei presenti sia superiore a 500.
Le deliberazioni del Congresso provinciale devono essere riportate su
apposito libro dei verbali.
Articolo 12
Il Congresso dei soci è convocato, ordinatamente, dal presidente nel
periodo intercorrente, di norma, fra il 15 gennaio e il 30 marzo di ogni anno,
con avviso fisso alla sede. Essa ha il compito di approvare il programma
annuale di attività, nel rispetto delle linee generali indicate dal Congresso
Provinciale.
Approvare il bilancio consuntivo e preventivo.
Il Congresso dei soci è convocato quando il direttivo lo ritiene
necessario; è presieduto da un presidente nominato dal congresso stesso.
Il Congresso ha la facoltà di riunirsi annualmente per rinnovare le
cariche sociali nel periodo intercorrente tra un congresso e I ‘altro, quando
una o più cariche sociali sia decaduta a causa di dimissioni o altri
imprevisti.
II Congresso è presieduto da un presidente nominato dall'assemblea
stessa.
Articolo 13
Il Consiglio direttivo eletto dal Congresso provinciale resta in
carica, di norma per un periodo di anni 3, tranne nel casa previsto dall'art.
12, ultimo comma.
Il Consiglio direttivo è composto da un minimo di 5 a un massimo di 7
consiglieri eletti fra i soci.
In caso di dimissioni di uno o più consiglieri, il Presidente provvede
alla reintegrazione del Consiglio per cooptazione.
In caso di dimissioni dell'intero Consiglio, il Presidente procede a convocare
il Congresso Provinciale.
Articolo 14
Il Consiglio direttivo si riunisce ogni qualvolta Io ritenga necessario
il Presidente, o ne facciano richiesta almeno due dei consiglieri,
La seduta è valida se costituita dalla presenza della metà più 1 dei
consiglieri.
Articolo 15
Il Consiglio direttivo:
a)
Redige i programmi di attività sociale previsti
dallo statuto sulla base delle Iinee approvate dal Congresso Provinciale;
b) Cura
l’esecuzione delle deliberazioni del Congresso provinciale;
c) Redige
i bilanci;
d) Stipula
tutti gli atti e contratti di ogni genere inerenti all’attività sociale;
e) Redige
il regolamento di funzionammo del Consiglio direttivo ed ogni altro regolamento
che ritiene necessari per le attività dell'associazione;
f) Delibera
circa l'ammissione, la sospensione, la radiazione e l'espulsione di socie e
soci;
g)
Favorisce la partecipazione di socie e soci alle
attività dell'associazione. Nell'esercizio delle sue funzioni il Consiglio
direttivo può avvalersi, per specifiche attività, di responsabili da esso
nominati.
Articolo 16
Il Presidente rappresenta l’Arcigay nel territorio di competenza, ha
funzioni di rappresentanza legale del Comitato Provinciale ed assicura il
regolare funzionamento degli organi di direzione e ne convoca e ne presiede le
riunioni. Il Presidente ha la facoltà di delegare terzi alla firma di atti
legali, convenzioni o contratti.
Articolo 17
Il Consiglio direttivo decide al suo interno il Vice-presiedente e
fissa le responsabilità degli altri consiglieri in ordine alle attività svolte
dall’associazione per il conseguimento dei propri fini sociali.
In caso di dimissioni o impedimento permanente del Presidente, il
Vice-presidente in accordo con il Direttivo, convoca, entro e non oltre tre
mesi, un Congresso straordinario per procedere all’elezione di un nuovo
Presidente.
Articolo 18
Il Collegio dei Sindaci Revisori dei conti si compone di tre membri.
Il Collegio si riunisce una volta all’anno per controllare il bilancio
consuntivo redatto dal Consiglio direttivo.
Il Collegio verifica l’andamento dell’amministrazione, la regolare
tenuta delle scritture contabili e la corrispondenza dei bilanci alle stesse.
Può riferire all’Assemblea al Congresso Provinciale.
Articolo 19
Il patrimonio sociale è indivisibile ed è costituito:
a)
Dalle quote associative versate ogni anno dalle
socie e dai soci;
b) Dall’eventuale
patrimonio mobiliare e immobiliare di proprietà dell’Associazione;
c) Dai
contributi pubblici e privati, dalle erogazioni e lasciti diversi;
d) Da
ogni provento previsto dalle vigenti leggi, da specifiche attività di
autofinanziamento, dai proventi di altre attività, in qualche modo intese,
purché non in contrasto con la normativa vigente e finalizzata prioritariamente
all’attuazione delle finalità proprie dell’associazione e da ogni altra entrata
ammessa dalla L. 383/00.
I proventi delle attività
dell’associazione non possono in nessun caso essere divisi tra le socie e i
soci, neppure in forma indiretta.
Il Comitato risponde con il proprio
patrimonio delle obbligazioni assunte in suo nome e per suo conto. Nel rispetto
delle norme del presente statuto, dagli organi sociali.
Articolo 20
Il bilancio consuntivo comprende l’esercizio sociale dal 1 Gennaio al
31 Dicembre di ogni anno e deve essere presentato all’Assemblea delle socie e
dei soci entro il 30 Aprile dell’anno successivo.
Il bilancio consuntivo può essere consultato da ogni socia o socio
prima della sua approvazione.
Gli eventuali utili netti risultanti dal bilancio approvato saranno
interamente reinvestiti nell’Associazione per il perseguimento delle finalità
sociali.
Articolo 21
Qualora l’Associazione non riuscisse a svolgere le sue attività
ordinarie e a perseguire le finalità statutarie a causa dell’inattività o della
cattiva gestione del Consiglio Direttivo o di dissidi interni alle socie e ai
soci, che appaiano gravi, la Segreteria Nazionale, sentito il Collegio dei
Garanti, può procedere al commissariamento del Comitato. I commissari nominati
svolgono tutte le attività ordinarie proprie del Consiglio Direttivo e dei suoi
componenti. Entro sei mesi dalla loro nomina, i Commissari convocano un
Congresso straordinario che elegge il nuovo Consiglio direttivo.
Articolo 22
Lo scioglimento del Comitato è deliberato dal Congresso Provinciale con
il voto favorevole di almeno 3/4 delle socie e dei soci.
Articolo 23
In caso di scioglimento dell’associazione l’Assemblea delibera con la
maggioranza prevista dall’articolo 22 sulla destinazione del patrimonio
residuo, dedotte la passività, per uno o più scopi stabiliti dal presente
statuto, che comunque devoluto ad associazioni con fini di utilità sociali che
operino per gli stessi scopi.
Articolo 24
Arcigay è la denominazione dell’Associazione e suo simbolo e marchio è
il cavallo alato detto “Pegaso” accompagnato dal nome dell’associazione, così
come riportato in figura.
Il simbolo di norma è accompagnato dalla dicitura “associazione lesbica
e gay italiana” e può essere utilizzato esclusivamente da Arcigay e dalle
Associazioni ad essa affiliate.
L’uso del nome e del simbolo pertanto è tassativamente precluso a
qualsiasi soggetto che non faccia parte di Arcigay o che comunque non sia stato
dalla stessa tanto autorizzato.
Il comitato provinciale, le socie e i soci si impegnano a:
a)
Diffondere i principi dell’Associazione
collegandoli costantemente al suo nome e al suo simbolo;
b) Utilizzare
il nome e il simbolo in armonia con i valori e le finalità espresse nello
Statuto;
c)
Tutelare il nome e il simbolo dell’Associazione,
vigilando affinché non vengano mai fatti oggetto di scherno, offesa o minaccia
e denunziando qualsiasi uso contrario ai suoi fini.
Il comitato provinciale sceglie di affiancare al marchio Arcigay, il
logo rappresentato nella figura sottostante:
Esso è composto dall’immagine di un camaleonte orizzontale rannicchiato
con i colori dell’arcobaleno e dalle parola “POLITROPIA”.
Per questo logo valgono le stesso regole d’uso e gli stessi divieti
descritti nei confronti del marchio Arcigay.
Sul rispetto di queste regole vigila il Comitato Provinciale.
Articolo 26
Per quanto non previsto dal presente statuto, valgono le disposizioni
delle statuto di Arcigay Nazionale e, per quanto non previsto da questo, le
disposizione del Codice Civile e delle leggi vigenti in materia.